Poiché il comportamento di un palo di fondazione è fortemente condizionato dagli aspetti esecutivi, spesso non controllabili in fase di progetto, sorge la necessità della verifica dell’integrità del palo. Infatti le NTC del D.M. 14/01/2008 par.6.4.3.6 affermano che sono obbligatori i controlli di integrità “In tutti i casi in cui la qualità dei pali dipenda in misura significativa dai procedimenti esecutivi e dalle caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione” ed è da “…effettuarsi con prove dirette o indirette di comprovata validità..”
Oltre alle tradizionali prove di carico di tipo statico si è diffuso anche in Italia l’impiego di metodi dinamici per il controllo non distruttivo dei pali. Nelle prove “dinamiche” si sfrutta il principio fisico della propagazione delle onde elastiche all’interno del calcestruzzo, per cui la testa del palo viene sottoposta a delle sollecitazioni impulsive e vengono misurate in uno o più punti la forza impressa e le accelerazioni delle vibrazioni che scaturiscono nella sommità del palo. In tale modo si può riuscire a stimare le dimensioni e le caratteristiche meccaniche del palo che si va investigando e valutare l’eventuale presenza di difetti al suo interno. I difetti possono essere costituiti da strozzature o sbulbature del fusto del palo o tratti di palo con caratteristiche meccaniche del calcestruzzo più scadenti.
PROVA ECOMETRICA – SIT (Sonic Integrity Test)
La prova si esegue sollecitando la testa del palo con un martello per generare un’onda di compressione che si propaga nel palo, viene parzialmente riflessa verso l’alto dalle discontinuità ed è registrata da un accelerometro posto anch’esso sulla testa del palo.
Il segnale elaborato da una centralina elettronica nel dominio tempo, permette di determinare la lunghezza del palo, o la distanza di una discontinuità dalla testa del palo stesso, con la relazione 2L = t V dove “L” è la lunghezza del palo, “V” la velocità delle onde longitudinali e “t” il tempo di ritardo. L’analisi della curva di propagazione dell’onda permette di fornire indicazioni sulla geometria del palo. Per elementi integri e di sezione regolare si ottengono due sole riflessioni: la prima corrispondente al colpo del martello e la seconda al fondo del palo (FIG ).
PROVE DI AMMETTENZA MECCANICA
La seconda tecnica utilizzata, quella dell’Ammettenza Meccanica, si differenzia dal metodo ecometrico per il fatto che aggiunge a questo la possibilità di ottenere informazioni di carattere meccanico del sistema palo‐terreno. La funzione che descrive nel dominio della frequenza il rapporto tra lo spettro della risposta del palo, espressa in termini di velocità, V(f), e lo spettro della sollecitazione impressa al palo, espressa in termini di forza, F(f): M = |V(f)| / |F(f)| è detta Ammettenza Meccanica per un’analogia elettrica e fornisce al variare della frequenza f una serie di interessanti dati sul comportamento del sistema palo-terreno: è infatti possibile dedurre l’area della sezione trasversale, la lunghezza effettiva e la rigidezza elastica del palo, ed inoltre individuare la presenza di difetti significativi.
La rappresentazione tipica di questa grandezza assume le forme riportate nella figura seguente