PROVE CON MARTINETTO PIATTO DOPPIO SU MURATURA: METODOLOGIA DI INDAGINE
Si esegue un secondo taglio parallelo ed allineato al primo ad una distanza di circa 1,5 volte la lunghezza dei martinetti (35cm)(52.5cm) e non minore di 2,5 volte la larghezza dei martinetti (26cm)(65cm). Si posizionano 4 basi deformometriche o 4 trasduttori di spostamento verticali distanti tra loro 400 mm simmetrici rispetto la linea media dei tagli e perpendicolari agli stessi. Il primo e l’ultimo punto di misura devono essere localizzati ad una distanza pari ad almeno 1/8 della lunghezza del martinetto. La deformazione trasversale viene misurata con una base deformometrica parallela ai tagli, posta in mezzeria tra di essi, lunga 400 mm. Si introduce un secondo martinetto nel secondo taglio e si collegano in parallelo i martinetti alla centralina oleodinamica. Dopo aver misurato le basi deformometriche, si va ad incrementare il carico fino ad un massimo del 50% della resistenza assiale a compressione stimata della muratura a incrementi pari al 10% della pressione massima attesa. Per ogni livello di carico devono essere effettuati 2 cicli di carico-scarico. Si determina così il modulo di elasticità. Per ogni livello di carico calcolare lo stato di tensione della muratura mediante la formula:
ses=km’*ka’*pm
Dove:
– km’ é il coefficiente di calibrazione medio dei 2 martinetti (<1)
– Ka’ é il coefficiente dato dalla media dei rapporti delle superfici dei due martinetti/superfici dei 2 tagli(<1)
– pm è la pressione interna del martinetto letto sul manometro della centralina idraulica
È necessario misurare la deformazione di ciascuna base ad ogni livello di carico facendo la media dei valori.
Inoltre bisogna calcolare il modulo di elasticità tangenziale per ogni incremento di carico:
Et= Sinc/einc
Dove:
– Sinc = incremento di tensione moltiplicato per la media delle costanti km e ka
– einc = corrispondente incremento di deformazione
e il modulo elastico secante:
ES = Stot/etot
Dove:
– Stot tensione totale moltiplicata per la media delle costanti km e ka
– etot = corrispondente deformazione totale a quel punto del carico
NB: è importante calcolare l’area effettiva di spinta del martinetto e l’area del taglio
Aumentando il carico si va poi a rilevare il carico di prima fessurazione della muratura che si verifica quando compaiono le prime micro fessure.
Il coefficiente di dilatazione trasversale per lo stesso intervallo di calcolo del modulo elastico vale:
n=deh/dem
Dove:
– n = coefficiente di dilatazione trasversale
– deh = deformazione trasversale
– dem = corrispondente deformazione longitudinale
Il Modulo di elasticità trasversale è G= E/(2+(1+n)).
CARATTERISTICHE DELLE PROVE CON MARTINETTO PIATTO DOPPIO
- E’ una prova parzialmente distruttiva.
- E’ applicabile a murature omogenee.
- Fornisce il diagramma tensione-deformazione della muratura limitatamente al punto di prova; da cui è possibile ricavare il modulo elastico.
- Se è presente un sufficiente contrasto, la prova fornisce il carico di rottura della muratura in esame.
Applicazioni
Misura della resistenza a compressione monoassiale e delle proprietà elastiche della muratura (modulo di elasticità) a livello locale
Strumentazione
2 MARTINETTI PIATTI OLEODINAMICI – SEGA A DISCO DIAMANTATO – BASI DEFORMOMETRICHE – DEFORMOMETRO
Normativa di riferimento
RILEM TC 76 LUM D.3 Standard test method for in situ measurement of masonry deformability properties using the flat jack method ASTM C 1197-14a In-situ strength/elasticity tests on masonry based on the flat jack